Molto spesso si pensa che sbagliare non vada bene.
Quando sbagliamo pensiamo che sbaglia chi fallisce,
sbaglia chi non è capace, sbaglia chi non riesce.
Ma non è così.
Sbagliare fa parte della nostra vita,
anzi è la colonna vertebrale della nostra vita.
Quando sbagliamo impariamo,
quando sbagliamo diamo una struttura al nostro agire
così come le ossa danno una struttura nostro corpo.
Sono proprio gli sbagli che ci fanno diventare saggi,
che rendono il nostro agire profondo.
Gli sbagli ci fanno scendere sotto la superficie,
ci fanno cogliere l'essenza del nostro agire,
sono un nutrimento del nostro terreno psichico.
Sbagliare non è sbagliato: sbagliato è perseverare negli sbagli
senza trasformarli in un percorso di vita,
senza concepire gli sbagli come un arricchimento.
Ma se escludiamo gli sbagli della nostra vita
è come se volessimo escludere il sangue dal nostro corpo.
Le nostre esperienze e i nostri risultati diventano pallidi, asettici, sterili.
È lo sbaglio, insieme alla nostra capacità di reagire,
che da passione alla nostra vita, che fa emergere la nostra grinta,
la nostra determinazione, la nostra voglia di vivere e ci rende anche persone più umane,
in grado di comprendere gli altri e le loro difficoltà.
Sbagliare non è sbagliato.
Sbagliato è non cogliere la saggezza dei nostri errori…
Simona Oberhammer
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