Succede spesso che le donne si sentano soffocare: dalle cose da fare, dalle aspettative degli altri, dalle richieste di aiuto, dal cibo da preparare, dal lavoro da evadere, dai panni da stirare, dalle unghie da smaltare.
E succede che ciò che fanno viene più o meno dato per scontato: la disponibilità delle donne spesso non è un dono, è un dovuto.
E’ dovuto che le donne preparino il cibo.
E’ dovuto che le donne siano sempre pronte ad aiutare.
E’ dovuto che le donne sistemino la casa.
E’ dovuto che le donne siano sempre disponibili.
Ma arriva un momento in cui certe donne, quelle più coraggiose, capiscono una cosa importante: che è “dovuto” dare qualcosa anche a se stesse.
E che devono pretendere apprezzamento e gratitudine per quello che fanno.
Dare senza pretese non significa essere sempre a disposizione degli altri.
Dare a piene mani non significa privarsi degli spazi per sé.
Dare con amore non significa amare tutti eccetto se stesse.
Quando una donna inizia a viaggiare verso la sua forza e a farsi spingere dal suo vento interiore, sente qualcosa che le solletica i capelli, che le fa muovere le gambe, che le accarezza le mani, che le scioglie i capelli, che le accarezza il viso… allora lei sorride… e cammina verso se stessa.
Cara donna, proteggi te stessa come un bene raro e prezioso… se lo perdi, perdi anche tutto ciò che ti circonda e che ami… lontana da te stessa… sei lontana da tutti…
Simona Oberhammer
Un cuore a spasso Fanpage
https://www.facebook.com/UnCuoreASpassoFanpage/
Nessun commento:
Posta un commento